"Siamo stati dimenticati" è il grido di disperazione dei lavoratori del comparto matrimoni, sotto la sigla "Insieme per il Wedding", che oggi hanno manifestato in piazza d'Italia a Sassari con un sit-in.

Un velo nero copre gli abiti da sposa esposti sulla gradinata del palazzo della Provincia, il settore Wedding è simbolicamente in lutto. Atelier, Wedding planner, ristoratori, fotografi e i titolari di tutte le aziende che lavorano con i matrimoni hanno perso quasi tutte le commesse del 2020 e ora si chiedono cosa accadrà nel 2021: "Abbiamo perso il 90% del fatturato - denuncia Maria Giovanni Pani, wedding planner - un anno bloccato, abbiamo tutte le coppie in attesa di risposte. È una fatica non solo economica, ma anche emotiva e psicologica".

I lavoratori chiedono risposte, vogliono ripartire in sicurezza e chiedono linee guida: "Ho una location da 300 posti, perché non posso fare un evento da 50 o 100 partecipanti che potrei ospitare in sicurezza?", si chiede Silvia Carta Mantiglia, proprietaria di una location per matrimoni. Secondo i lavoratori bisogna uscire dallo stereotipo del nome "evento" e capire invece quali possono essere fatti in sicurezza e quali no. "Un anno tragico, siamo alla frutta - commenta Giuliana Masia, titolare di un atelier di abiti da sposa - Chiediamo aiuti concreti e immediati e una ripartenza sicura".

La manifestazione è stata appoggiata anche da Confesercenti Nord Sardegna: "Il nostro supporto è doveroso - commenta il presidente Giuseppe Boccia - è un periodo terribile per le attività e noi cerchiamo di fare da tramite con le istituzioni per sensibilizzarle". I manifestanti hanno chiuso il sit-in indossando una benda nera sugli occhi.
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