Forse da lassù il grande tenore tempiese Bernardo Demuro sarà contento. Lo stadio a lui intitolato, in pieno centro cittadino, tornerà a cantare, vestito di verde, il colore del nuovo terreno in erba sintetica che sta sostituendo il vecchio in sterrato, teatro di epiche battaglie calcistiche che hanno fatto la storia del calcio gallurese e sardo.

Con un investimento dell'Amministrazione comunale pari a 550 mila euro saranno anche restaurate le tribune e rimessi a nuovo gli spogliatoi, sempre collocati appena dietro la bandierina del calcio d'angolo, con l'immediato accesso in quella che una volta era una vera e propria arena sportiva, esaltata da ottimi giocatori, come il calangianese Marcello Nicolai, mezzapunta sopraffina di notevole talento, numerose stagioni nei mitici Galletti. Ma anche tra i tempiesi del passato al Demuro si ricordano bravissimi calciatori, tra i quali Nino Manconi, al quale è stato intitolato il nuovo stadio, quello delle numerose stagioni del Tempio in serie C, anche se le prime ( di tredici) si disputarono proprio al Bernardo Demuro, che sta tornando a nuova vita. I lavori sono a buon punto e se continua il bel tempo entro poche settimane dovrebbero ultimarsi.

Soddisfatto il sindaco di Tempio Giannetto Addis, 66 anni, che tra l'altro è un nome importante del calcio tempiese, con 9 stagioni disputate da calciatore ( nel ruolo di difensore) e 8 da allenatore nei Galletti azzurri."Per i tempiesi il Demuro non è solo uno stadio - spiega il primo cittadino - ma un simbolo, che rappresenta il modo di vivere di una volta, specie di quelle domeniche pomeriggio cariche di tifo e passione. Ora sarà vestito a nuovo, nelle rimembranze del suo glorioso passato. Per realizzarlo - continua - abbiamo contratto un mutuo, integrato da risorse comunali. Un ringraziamento doveroso deve essere rivolto all'assessore ai lavori Pubblici Francesco Quargnenti, che si è impegnato moltissimo per la realizzazione dell'opera". Il Tempio calcio è attualmente una nobile decaduta del calcio isolano. Dai fasti della serie C ora milita in Prima categoria, in cui stava disputando un campionato di vertice, prima della ben nota interruzione per la pandemia. La società è comunque ambiziosa e sembra avere intenzione di tornare al calcio che conta. Chissà se anche al Demuro, e non solo al Manconi, si rivedranno presto i grandi derby di una volta e rinverdite le acerrime rivalità con le squadre galluresi, come quella col Calangianus, con cui il Tempio ha avuto scontri calcistici di fuoco.
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