Confusione, incertezze, disagi. Ma anche speranza, fiducia che con le nuove regole la raccolta differenziata possa anche migliorare sul fronte dello smaltimento del secco indifferenziato.

Di certo oggi in viale Ciusa a Cagliari, nella sede del centro informazioni di Comune-De Vizia, il clima non era dei migliori per chi, in fila (qualcuno anche per oltre due ore) aspettava di raccogliere qualche suggerimento in più rispetto alle indicazioni presenti nella lettera spedita dall’amministrazione municipale ai cagliaritani.

I biglietti finiti in largo anticipo hanno creato qualche problema a chi attendeva il suo turno anche per ritirare buste e i nuovi mastelli dell’indifferenziata, e qualche discussione di troppo per gli ulteriori disagi sopportati. Il vero timore (anche di chi ha accolto con favore le nuove disposizioni in materia di rifiuti urbani) è che la città, e in particolare alcuni quartieri densamente popolati, possa riempirsi dei piccoli mastelli familiari, di numero infinitamente superiore a quelli condominiali.

Non solo. C’è anche la paura che la città venga di nuovo sommersa dalla spazzatura (soprattutto nelle zone dove la pratica dell’abbandono era ormai e da tempo superata) e dai sacchi dell’indifferenziata. Un po’ quello che si sta verificando in questi giorni. Sull’Asse mediano, tanto per citare un esempio, il lancio del sacchetto dalle auto in corsa sembra aver ripreso piede proprio in queste ore.
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