Ci sarà un fondo dedicato alle aziende di Bitti che il ciclone del 28 novembre ha messo in ginocchio. I negozi del centro hanno riaperto e si rimettono al lavoro, ma a pagare le conseguenze più pesanti della situazione sono soprattutto le attività artigianali. Quelle che hanno lo stabilimento nella parte bassa del paese, dove si sono scontrati i fiumi tombati che sono esplosi e messo tutto a soqquadro.

"Nessuno deve chiudere, nessuno deve andare via, nessun'attività deve restare sul campo - dice la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde - Per questo il Mise farà la sua parte in favore di Bitti. Istituiremo un fondo specifico per sostenere la ripartenza, creeremo una task force dedicata per supportare il riavvio di queste aziende. Ancora non sappiamo quale sia la cifra necessaria ma faremo tutto il possibile".

Per consentire agli artigiani di ricominciare a lavorare è sceso in campo anche l'Esercito e infatti proprio ieri gli uomini del 5° Reggimento genio guastatori della Brigata Sassari hanno aperto una nuova strada che consente il passaggio verso la zona rimasta isolata e dove si trovano diverse aziende. Ruspe, camion e altri mezzi pesanti hanno creato un nuovo varco, nel punto in cui la furia dell'acqua aveva devastato tutto, compreso un ponte. "Questo è il frutto del grande impegno dell'Esercito in favore della popolazione colpita dal disastro - commenta il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi - In queste settimane i nostri uomini hanno fatto un grande lavoro e fino a quando ci sarà bisogno sosterranno il paese e la sua gente".
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