''Il trasferimento è arrivato, purtroppo. In parte ce lo aspettavamo, perché le parole di certi livelli della politica non sono affidabili. Qui non stiamo giocando a Risiko. Vogliamo che il nostro reparto di Oncologia ritorni al suo posto''.

Michele Siotto, paziente oncologico nuorese, in mattinata ha assunto i panni del capopopolo. In tanti hanno risposto al suo appello, hanno condiviso la protesta allestita nei parcheggi del San Francesco, accanto ai tendoni di quell'ospedale da campo montato in tutta fretta e ancora desolatamente vuoto.

Nel fine settimana il reparto di Oncologia è stato trasferito, senza alcun preavviso. Dal secondo piano della nuova ala, accanto alla Rianimazione, al terzo piano del blocco centrale. Per i pazienti oncologici una mazzata. E sebbene da Ares rassicurino - ''Non saranno ridotte e resteranno quindi 20 le postazioni dedicate alle prestazioni chemioterapiche'' - esplode la rabbia dei malati: ''I disagi ci sono, sono già saltate molte terapie''.
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