A Seulo il maestro di karate, cintura nera, Terzo Dan, ha ottant'anni. Ma in uno dei centri della Blue Zone, con un'eccellente qualità della vita e un'incidenza significativa di ultranovantenni e centenari, che vuoi che siano. Da tre anni e mezzo insegna in Barbagia quest'arte marziale con le sue tecniche per affrontare il conflitto con l'avversario nel segno di: rispetto, equilibrio e autodisciplina.

Il karateka barbaricino, come il Miyagi della sagra di Karate Kid, esclude quegli allievi che manifestino segni di aggressività a meno che non siano disposti a piegarla alle regole ferree dell'autocontrollo.

Antonello Pasquali, classe 1941, il padre toscano di Piteccio, la madre sarda di Seulo. Dopo il matrimonio e la nascita di quattro figli la scelta di trasferirsi nel capoluogo sardo per aprire un piccolo negozio di generi alimentari, in un quartiere difficile soprattutto negli anni Settanta: Is Mirrionis. Un secondo lavoro come guardia giurata. Un collega vigilantes gli parla del karate. Da allora non ha mai abbandonato la pratica di questa disciplina vincendo a squadra e individualmente diverse competizioni. Allievo del maestro Giorgio Carcangiu, vicecampione del mondo nel 1982.
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