"Quando si intitola la sala consiliare del Comune, lo si fa pensando che questo luogo non possa che essere rappresentato da una figura dal grande spessore umano e sociale. Proprio come Antonio Dore. Questa è una scelta che avevamo preso da tempo, spostata solo a causa della pandemia. Dunque, non capisco proprio le polemiche sollevate dalla minoranza".

Il sindaco Ester Satta è raggiante. Da oggi la sala consiliare del Comune di Olzai porta il nome di Antonio Dore. Un uomo che ha lasciato il segno, benvoluto. Un comunista, irriducibile antifascista. Olzai ha risposto, ha partecipato con trasporto alla cerimonia allestita per l’occasione nel teatro Mesina. Un modo per mostrare vicinanza e condivisione, oltretutto in sicurezza, con un occhio alle normative anti-Covid.

La polemica non ha trovato spazio. Francesco Dore, figlio di Antonio, sentenzia: "Ho trovato il polverone politico una mossa davvero di basso livello. Ringraziamo il sindaco per la sua scelta, dal profondo del cuore".
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