I sindacati della scuola hanno proposto al ministro Lucia Azzolina la via più breve e probabilmente più semplice: l'assunzione dei 5mila insegnanti precari sardi che da anni tengono aperte le scuole, direttamente dalle graduatorie per le supplenze.

Il ministro ha risposto picche e per ora preferisce attuare una sua invenzione: la call veloce, ossia uno strumento che consentirà a ogni precario della scuola di fare domanda in qualsiasi regione d'Italia. Inoltre il prossimo concorso straordinario prevede solo 111 posti per insegnanti di sostegno, a fronte dei 3mila affidati a precari senza specializzazione, che tra l'altro hanno poche possibilità di vincere il concorso stesso, poiché il Ministero ha stabilito che il servizio prestato sul sostegno non vale.

I precari perciò rimarranno tali e gli alunni con disabilità molto probabilmente cambieranno supplente, con tutte le problematiche che tale situazione comporta. I restanti concorsi, per come sono concepiti e per la vastità degli argomenti, si presentano per tutti gli insegnanti come un terno al lotto.

La scuola pubblica in Italia è in pieno caos, come sottolineano insegnanti e sindacati. Per questo c'è stata una partecipata manifestazione di protesta degli insegnanti precari anche a Sassari.
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