"Per colpa del Coronavirus - si lamenta Giorgio Cabiddu, agricoltore samassese socio della cooperativa "La Collettiva" - l'annata del carciofo tardivo è compromessa. Il prodotto migliore è tagliato e buttato ai nostri piedi".

Eloquente il messaggio dell'agricoltore samassese, che fra le mani tiene i carciofi più pregiati, ma che lancia a terra con lacrime di rabbia. Il settore, già in crisi, ha raggiunto il tracollo con l'emergenza Coronavirus. Il mercato è bloccato e il prodotto invenduto, unica soluzione tagliarlo comunque per preservare almeno la pianta.

Ecco che il frutto di tanti sacrifici e spese va in fumo, senza che il produttore possa farci nulla.
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