Li avevano ritrovati feriti, in momenti e circostanze diverse, nelle campagne di S'Arriali, a Iglesias: il gheppio con due dita amputate a causa di una folgorazione, la poiana con un'ala gravemente ferita. Il primo ha trascorso sessanta mesi di convalescenza, la seconda novanta. Da giovedì scorso sono di nuovo liberi. Entrambi erano stati affidati alle cure dei veterinari del Centro San Ranieri di Villamassargia, convenzionato con la Provincia del Sud Sardegna per la cura della fauna selvatica. Poi al Centro Forestas di Monastir e infine di nuovo la tappa nell'Iglesiente, per la liberazione.

Il momento è stato ricco di emozione quando il veterinario Fabio Secci, insieme alle volontarie dell'associazione Impronte nell'isola e agli agenti della Forestale, ha liberato i due rapaci che dopo appena qualche istante di incertezza hanno dispiegato le ali per riconquistare la loro libertà.

Sono circa 200, solo nell'Iglesiente, gli animali selvatici accuditi dal Centro convenzionato con la Provincia, che opera in sinergia con volontari, Forestale e Forestas.

"Il nostro è un lavoro di squadra - tiene a evidenziare Fabio Secci - i risultati sono possibili grazie alla sinergia che si è creata". Il veterinario ricorda anche quanto sia importante avvisare gli organismi preposti, nel caso in cui si investa un animale o lo si trovi ferito: per la fauna selvatica si può chiamare il Corpo Forestale al 1515, oppure lo stesso Centro veterinario ai numeri 3280743213 (Fabio Secci) e 3495147583 (Alessandro Serra).
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