A Ortacesus, da 22 anni, c’è il mare. O quasi. Perché le piscine aperte nel 1997 sono diventate ormai un’istituzione: se da settembre a maggio nell’impianto coperto imparano a nuotare bambini e ragazzi di tanti paesi della Trexenta, da giugno a settembre la vasca scoperta attrae centinaia, talvolta migliaia di persone che preferiscono l’acqua dolce alla prospettiva di un viaggio di 40 o 50 chilometri fino alla spiaggia più vicina, il Poetto.

Ma la maggior parte dei frequentatori, spiegano i gestori, arrivano da Cagliari e dell’hinterland del capoluogo isolano. Meno strada da percorrere sotto il sole, meno stress alla ricerca di parcheggi: per molti, ormai, la piscina è una scelta vincente per l’estate.

Anche ieri, centinaia di persone; per Ferragosto, se ne attendono 3.000. Di proprietà comunale, le piscine sono gestite dalla cooperativa sociale Ranoplà, che in estate, spiega il responsabile, Luca Cardia, dà lavoro a 12 persone fra bagnini, cuoco, aiuto cuoco, pizzaiolo, banconiere e addetti al chiosco.

Domani su L’Unione Sarda le interviste e il racconto della giornata.
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