Nell’Oristanese scatta la mobilitazione per difendere l’ospedale San Martino e i servizi sanitari nel territorio: oggi il sindaco Andrea Lutzu nella duplice veste di presidente del distretto sanitario ha chiamato a raccolta tutti i sindaci per affrontare i problemi della sanità oristanese.

All’incontro erano presenti anche i vertici della Ats-Assl, l’ordine dei medici, i primari, le associazioni e il comitato in difesa del Delogu di Ghilarza.

Sono state evidenziate le difficoltà che quotidianamente il personale sanitario deve affrontare, con inevitabili disagi per i pazienti. Come ha sottolineato il presidente dell’ordine dei medici Antonio Sulis "l’ultimo problema è stata la chiusura della patologia neonatale a causa della carenza di infermieri. Il rischio è che in futuro si possa perdere anche il punto nascita ed è inaccettabile".

Le criticità si registrano in quasi tutti i reparti dalla Rianimazione all’Emodinamica fino alla Radiologia e al Laboratorio analisi.

I sindaci Antonello Figus (Santa Giusta), Luigi Tedeschi (San Vero Milis) e Anita Pili (Siamaggiore) si sono detti pronti a un’azione decisa, mentre l’associazione dei Talassemici e Cittadinanzattiva hanno sollecitato risposte immediate per i cittadini.

Il direttore generale della Assl Mariano Meloni ha ascoltato i vari appelli ma ha ribadito che la situazione non è peggiorata rispetto al passato e che la patologia neonatale non chiuderà.
© Riproduzione riservata