Un buco di quasi 16 miliardi di euro, generato dalla Cig Covid, che metterebbe a rischio le prestazioni dell'Inps.

È l'allarme lanciato in un'intervista a La Repubblica da Guglielmo Loy, presidente del Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell Inps che sorveglia l'Istituto di previdenza per conto di lavoratori e imprese.

Dei 20 miliardi di disavanzo nelle casse dell'Inps "ben 15,7 miliardi sono un buco creato dalla Cig Covid, una misura straordinaria introdotta dal governo quando ha chiuso il Paese. E che però è stata anticipata da Inps attingendo ai suoi fondi. Se non viene ripianato, quando si tornerà all'ordinario l'Inps rischia di non avere le risorse, che sono frutto di contributi di imprese e lavoratori, per erogare le prestazioni. O doverle ridurre. Anche le pensioni? È un'ipotesi estrema, non certo peregrina".

Per Loy "se il sistema non è più in equilibrio, qualcuno potrebbe essere tentato di tirare la cinghia sulle prestazioni, pensioni incluse. La profonda recessione poi inciderà molto, con contributi calanti. Il legislatore deve intervenire quanto prima".

Quanto alla cassa integrazione, conclude Loy, "due mesi per riceverla sono troppi, dovremmo scendere a uno e rafforzare gli assegni molto bassi".
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