Non si placano le manifestazioni e le proteste contro la riforma della scuola varata dal Governo Conte e in particolar modo dal ministro Lucia Azzolina, sempre più nel mirino degli insegnanti precari italiani, che la accusano di "averli totalmente abbandonati a favore dei neo laureati che non hanno effettuato un giorno di insegnamento".

Oggi altra manifestazione a Roma, presso Montecitorio. Ha partecipato anche una nutrita delegazione sarda. "Oltre al danno già subito - spiega Andrea Faedda, insegnante precario iscritto ai Cobas Sardegna e rappresentante del coordinamento precari scuola - si è aggiunto il caos della compilazione delle graduatorie provinciali, ora in mano all'USP. Un solo ufficio che è costretto a sbrigare migliaia di pratiche, che prima invece erano suddivise nei vari istituti. Risultato: errori e confusione totale. Tutto da noi previsto".

La mobilitazione continua. Domani gli insegnanti precari italiani organizzeranno sit in di protesta in tutto il territorio nazionale. Sabato un'altra manifestazione a Roma. Stavolta parteciperanno anche CGIL, CISL e UIl.

Il video dell'intervento di Andrea Faedda, alla manifestazione di Roma, da lui concesso.
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