Il Consiglio dei Ministri ha approvato il dl semplificazioni: un decreto-legge che introduce misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale. Un sì "salvo intese", arrivato dopo un lungo Consiglio dei ministri, dietro cui si celano le divergenze su quali opere pubbliche rendere prioritarie, sulle deroghe all'abuso di ufficio e alle norme sugli appalti.

Ma cosa prevede?Semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia fra cui l'affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro e per quelle superiori una procedura negoziata, senza bando. Semplificazioni per demolizioni o ricostruzioni. Maggiore sveltezza nei procedimenti: per gli adempimenti burocratici, scaduti i termini previsti dalla legge, varrà la regola del silenzio-assenso, con inefficacia degli atti tardivamente intervenuti. Sostegno e diffusione dell'amministrazione digitale.

Poi ancora velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda larga. E infine una serie di semplificazioni per ambiente e green economy a partire dalla razionalizzazione delle procedure di valutazione d'impatto ambientale delle opere pubbliche.

(Unioneonline/v.l.)
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