Carola Rackete, capitano della nave Sea Watch 3 che forzò il blocco imposto dall'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini per approdare a Lampedusa e far sbarcare 40 migranti dopo 17 giorni in mare, rispettò le regole del soccorso ai naufraghi.

La Corte di Cassazione ha ritenuto corretta la decisione del Gip di Agrigento di non convalidare l'arresto della donna che subito dopo l'arrivo in porto fu fermata con l'accusa di "resistenza e violenza a nave da guerra" perché, durante la manovra di approdo, urtò la motovedetta della Guardia di Finanza che si era frapposta fra la nave e la banchina.

(Unioneonline/M)
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