I giudici della Cassazione hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Torino.

Non esiste - dice le Corte - un "diritto soggettivo" a mangiare il panino portato da casa "nell'orario della mensa e nei locali scolastici" e la gestione del servizio di refezione è rimessa "all'autonomia organizzativa" delle scuole.

(Unioneonline/s.s.)
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