"I Casamonica non sono né sconfitti, né lontanamente colpiti dalla ruspa di Salvini": così il giornalista d'inchiesta Nello Trocchia (Piazzapulita, Nemo), intervistato sul suo libro "Casamonica", in cui ricostruice la galassia del clan sinti che ha conquistato Roma.

"Il ministro Matteo Salvini è salito su una ruspa e ha abbattuto una casa. Ma di chi era quella casa? Secondo i magistrati quella casa era riconducibile a Giuseppe Casamonica, uno dei tanti Giuseppe Casamonica, il capostipite di un arcipelago. Quel Giuseppe Casamonica aveva visto quella villa confiscata nel 2009. Lo Stato ha preso possesso di quella villa abbattendola 10 anni dopo, dopo che era stata vandalizzata in ogni modo", ha spiegato in un'intervista ad askanews.

"Secondo me quella ruspa è un buon segnale ma è anche il segno del fallimento. Io ho fatto una cosa, mentre Salvini faceva il comizio e abbatteva la villa in cemento armato nello stile di Scarface, io ho fatto 300 metri e chi ho trovato davanti a una villa molto più grande di quella abbattuta? Giuseppe Casamonica che entrava nella sua magica dimora con piscina Casamonica non sono né sconfitti, né lontanamente colpiti da quella ruspa", ha aggiunto.

E questa mattina circa 150 carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito 23 misure cautelari nei confronti di soggetti appartenenti ai clan criminali Casamonica, Spada e Di Silvio.

(Unioneonline/L)
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