Nei due piani del Palazzo dell'Arte di Milano, che oggi ha aperto le sue porte al pubblico con la XXII esposizione dal titolo "Broken Nature", c'è anche uno scorcio di Sardegna.

Tra i kimono indossati dalle donne giapponesi che si guadagnano da vivere con le immersioni subacquee e la pesca in apnea, tra i tessuti in grado di proteggere dal sole sostituendo le "nocive" creme solari, c'è anche il bisso marino lavorato dall'artista di Sant'Antioco, Chiara Vigo.

"Il leone delle donne", così si chiama la preziosa tela, è un'opera simbolo realizzata nel 1996 attraverso la tessitura di una sottile bava di cheratina prodotta da un mollusco, la pinna nobilis, oggi in via d'estinzione, e che può arrivare a misurare anche un metro e mezzo d'altezza.

E ci sono anche i manufatti tipici di San Vero Milis, ripensati attraverso le diverse indicazioni del design contemporaneo.

L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Fondazione MEDSEA e la Fondazione LUMA e dal progetto per la valorizzazione, secondo nuovi codici espressivi, dell’arte dell’intreccio sanverese.

Simona Arthemalle

(Unioneonline)
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