Racconti a telecamere nascoste, documenti segreti di un piano australiano per speculare sulle aree minerarie del Sulcis, immagini esclusive e drammatiche sul disastro di Furtei. Telecamere nei luoghi vietati dalla devastazione della grande civiltà mineraria. “Muore la civiltà delle miniere” è il titolo dell’ultima puntata di “Top Secret, Inchieste di Sardegna”, la trasmissione curata e condotta da Mauro Pili, caporedattore dell’Unione Sarda, in onda questa sera alle 21.00 su Videolina, canale 10 sul digitale terrestre e 819 su Sky.

I misfatti

Affari e miniere. Devastazioni e inquinamento. Una grande civiltà, quella mineraria, che si sta dissolvendo giorno dopo giorno nel silenzio assoluto. Una storia antica, di fasti e disastri. Di crolli e tracolli. Villaggi straordinari, immersi nella Sardegna più segreta e selvaggia, quella più profonda mai toccata dall’uomo, dalle viscere più lontane alle dune di Piscinas. E’ la terra del piombo e dello zinco, dell’argento e anche dell’oro. Una civiltà, quella delle miniere, che frana a colpi di scorribande e affari, abbandoni e distruzione. Un patrimonio inestimabile che si sta polverizzando sotto i colpi dell’incuria più totale. Una storia di predatori di Stato e affaristi da quattro soldi, tutti protesi a saccheggiare, prima le profondità di queste montagne e poi ville e alberghi, villaggi e paesaggi.

La civiltà mineraria

La civiltà mineraria è uno dei capisaldi della storia della Sardegna, quando l’Isola, grazie a quei suoi metalli nascosti sotto terra, balzava agli onori delle cronache economiche, sia in tempi di guerra che di rinascita del Paese. Senza quei metalli, piombo, zinco e argento non ci sarebbe stata la metallurgia italiana, le industrie non avrebbero avuto le materie prime per le loro produzioni.

Epopea e tracollo

Un’epopea in cui le società minerarie, a partire dalla storica Monteponi, facevano concorrenza ai capitali dell’industria automobilistica italiana. Di tutto questo resta un patrimonio straordinario che lentamente si sta riducendo in polvere e abbandono. E in questo proscenio, fatto di paesaggi esclusivi, si consumano intrighi internazionali e affari di alto bordo con personaggi potenti intenti a metter le mani su quel patrimonio. Racconti esclusivi davanti a una telecamera nascosta sulle mire di potenti gruppi imprenditoriali sul villaggio di Ingurtosu. Un quadro di affari e mire immobiliari senza alcun progetto organico di sviluppo e occupazione, con la corsa di gruppi privati ad accaparrarsi ruderi e villaggi con il solo obiettivo di gigantesche speculazioni.

Scandalo di Piscinas

E poi lo scandalo della devastazione dell’ex Hotel le Dune di Piscinas con un’intervista esclusiva dal Marocco al Colonnello Sergio Caroli che alla fine degli anni ottanta diede vita all’importante recupero di quei vecchi ruderi minerari. Gli intrighi nei palazzi romani e i soldi di Invitalia, distribuiti e da distribuire. L’inchiesta della procura sullo sfregio a Piscinas.

Silenzio e devastazione

In tutto questo nessuno assume iniziative concrete per bloccare il degrado totale che sta facendo crollare un’intera civiltà, con una grande questione che emerge su tutte: l’inquinamento ambientale. Dal disastro di Furtei, devastato dai predatori australiani, alle dighe degli sterili, con il loro potenziale produttivo. Intervista all’analista chimico che ha lavorato proprio con gli australiani.

Il drone sulle “rosse”

Immagini esclusive dentro i grandi edifici minerari e sulle montagne rosse. Un viaggio senza precedenti nei villaggi abbandonati, con meraviglie uniche al mondo.

Porto Flavia & grotte

Dalle viscere della terra, ai faraglioni davanti all’unico porto al mondo costruito dentro le montagne. Un viaggio segreto nelle viscere di Porto Flavia a Masua e le telecamere di “Top Secret” che entrano dentro le grotte di Santa Barbara nel cuore della miniera di San Giovanni ad Iglesias. Un reportage dentro le profondità più remote del Sulcis con paesaggi deturpati e, nel contempo, affascinanti.

Karol a Monteponi

E poi le straordinarie immagini dell'ingresso di Giovanni Paolo II nelle viscere di Monteponi, nel pozzo di meno duecento, a lui dedicato. Le sue parole in fondo ai pozzi, a 400 metri sotto terra, e le voci della rivolta dei pozzi dopo il tradimento dell’Eni, la fuga e la chiusura dell’intero comparto estrattivo da parte dell’ente di Stato. Un’inchiesta esclusiva sul fascino antico e segreto della grande civiltà mineraria, con lobby, affari e speculazioni all’orizzonte. Stasera alle 21.00 su Videolina “Top Secret – Inchieste di Sardegna”.

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