Per il centro dialisi di Macomer, che dal prossimo 17 ottobre si ritrova senza un medico nefrologo, l'Asl interviene per superare le criticità, ma non con una soluzione definitiva. Le dialisi saranno garantite per tre volte la settimana con un medico che arriva da Nuoro.

È questa la novità sostanziale emersa questa mattina, nell'incontro del comitato di distretto Macomer, convocato per esaminare la grave situazione e le criticità che attanagliano la struttura sanitaria del Marghine. Incontro presieduto dal direttore sanitario dell'Asl di Nuoro, Serafino Ponti, al quale hanno partecipato il direttore del distretto di Macomer, Maria Giovanna Porcu, il direttore del servizio dell'Asl, Alessandro Carrus, la coordinatrice infermieristica distrettuale, Raimonda Di Stefano, i sindaci di Macomer, Silanus, Bolotana, Bortigali, Sindia e Lei, quindi gli esponenti del Comitato per la Tutela della Salute del Marghine, Francesco Nieddu e Rosanna Carboni.

"L'azienda – recita un comunicato della Asl – ha preso atto di tutte le richieste pervenute dagli amministratori e ha manifestato il massimo impegno al fine di trovare soluzioni adeguate alle criticità, valutando nuovi modelli organizzativi di emodialisi in ottica di sostenibilità ambientale e di comfort e sicurezza per pazienti e personale sanitario".

I sindaci hanno preso atto delle proposte, mentre il comitato conferma la manifestazione di protesta che si terrà lunedì, alle ore 11, nel presidio sanitario di Macomer.

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