Alta tensione in Ucraina soprattutto dopo le accuse britanniche su un presunto piano di Mosca per installare un governo amico con "un'invasione e un'occupazione" in piena regola.

Mentre Kiev promette di soffocare l'ascesa di esponenti e gruppi di pressione legati agli "occupanti" e gli Stati Uniti tornano a minacciare una "risposta dura" insieme agli "alleati europei" se "anche solo un altro membro delle forze russe" varcherà il confine "in modo aggressivo", il complotto denunciato dal Foreign Office ha subito trovato la sdegnata replica di Mosca, che chiede a Londra "di smetterla di diffondere assurdità" e "porre fine a queste attività provocatorie".

LA NATO – La Nato però risponde: "Gli alleati della Nato – si legge in una nota - stanno mettendo le forze in allerta e stanno inviando navi e caccia in Europa dell'Est, per rinforzare la nostra capacità di deterrenza e difesa, mentre la Russia continua ad aumentare la propria presenza militare dentro e fuori dall'Ucraina". Dispiegamento che, secondo il Cremlino, sta "esacerbando" le tensioni.

"La Nato continuerà a prendere tutte le misure necessarie a difesa e protezione dei nostri alleati, incluso il rafforzamento" della presenza dell'Alleanza nella "parte orientale", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa a Bruxelles con i ministri degli Esteri di Finlandia e Svezia. "Il rischio di un conflitto resta reale", ha aggiunto Stoltenberg ribadendo, in merito a un eventuale futuro ingresso di altri Paesi nell'Alleanza Atlantica, che la Nato "non accetta compromessi sui principali fondamentali, le sue porte restano aperte".

LE CONTROMISURE – Stando a quanto si apprende da fonti del Dipartimento di stato che hanno raccomandato di ridurre il personale non essenziale dall'ambasciata a Kiev, gli Stati Uniti hanno ordinato l'evacuazione delle famiglie dei diplomatici in Ucraina. 

L'amministrazione statunitense sconsiglia anche ai cittadini americani di recarsi in Russia. 

Anche Londra ha annunciato il ritiro del suo personale dall'ambasciata di Kiev a causa della "minaccia crescente" della Russia nei confronti dell'Ucraina. Lo fa sapere il Foreign Office, a poche ore dall'ordine impartito dagli Stati Uniti di evacuare dall'Ucraina i familiari dei diplomatici Usa, aggiungendo che però l'ambasciata britannica resta aperta per il disbrigo degli affari essenziali. "Alcuni membri del personale dell'ambasciata" e i loro familiari "si stanno allontanando da Kiev in risposta alla minaccia crescente della Russia".

USA CHIAMA UE - Alla Casa Bianca il presidente Joe Biden si metterà nelle prossime ore in video collegamento con i leader europei: tra loro la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier italiano Mario Draghi, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il presidente polacco Andrzej Duda e il premier britannico Boris Johnson. 

L’EUROPA – Anche l’Europa sta valutando una risposta in una riunione dei ministri degli Esteri Ue sull'Ucraina. Come ha detto l'Alto rappresentante per gli esteri Ue Josep Borrell: "Sulle sanzioni vogliamo agire in forte coordinamento con i nostri partner: gli Usa, il Canada e il Regno Unito. Al momento stiamo continuando a costruire un forte pacchetto di sanzioni, ma nulla di concreto verrà approvato oggi". "C'è un processo, il processo è in corso, sarà tutto pronto quando necessario, ma oggi non annunceremo nulla", ha aggiunto.

La sicurezza europea "è indivisibile", sottolineano le conclusioni del Consiglio europeo mentre è ancora in corso il vertice, e qualsiasi sfida all'ordine della sicurezza europea colpisce "la sicurezza dell'Ue e dei suoi Stati membri". "Le sfere d'influenza - si legge in una nota - non hanno posto nel 21esimo secolo: il Consiglio condanna le continue azioni aggressive e le minacce della Russia contro l'Ucraina e invita la Russia a smorzare la tensione".

(Unioneonline/D)

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