Mentre sono in corso le maxi manovre militari cinesi intorno all'isola, il ministero della Difesa di Taiwan ha confermato il lancio di "diversi missili balistici" a partire dalle 13.46 locali (7.46 in Italia) da parte dell'Esercito popolare di liberazione nelle acque nordoccidentali e sudoccidentali dell'isola.

Lo ha detto il portavoce del ministero in conferenza stampa. In risposta, le forze armate di Taipei hanno attivato i sistemi di difesa. Il ministero, inoltre, ha "condannato le azioni irrazionali" della Cina che “minacciano la pace e la stabilità regionali". 

La tensione resta, dunque, ancora alta dopo la visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Taipei: "Non è una difesa della democrazia e della libertà, ma una provocazione e una violazione della sovranità e dell'integrità territoriale della Cina" e "prendere le contromisure necessarie è una mossa giusta", ha detto Ma Xiaoguang, portavoce dell'Ufficio per gli affari di Taiwan del governo di Pechino.

La collusione con le forze straniere porterà Taiwan alla "auto-distruzione" e "nell'abisso del disastro", ha aggiunto Ma.

"Sono gli Stati Uniti che hanno provocato i guai, la crisi e che continuano ad aumentare le tensioni", ha aggiunto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Che ha convocato oggi gli ambasciatori dei Paesi del G7, inclusa l'Italia, e dell'Ue per "esprimere il più completo disappunto" sul comunicato firmato ieri dai ministri degli Esteri di forte critica sulle esercitazioni militari lanciate oggi da Pechino intorno all'isola di Taiwan, in risposta alla visita della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi.

LA POSIZIONE DEL GIAPPONE – Nel frattempo, il ministro degli Esteri giapponese, Yoshimasa Hayashi, ha chiesto alla Cina di "fermare immediatamente" le esercitazioni militari intorno a Taiwan, dopo gli sviluppi che hanno visto cinque missili balistici cinesi cadere nella zona economica esclusiva nipponica. La mossa, confermata dal ministero della Difesa di Taipei, è un segnale preoccupante che, in caso di imprevisti, potrebbe portare a scenari di escalation visti i rischi concreti di incidenti.

Hayashi, a Phnom Penh per il vertice ministeriale dell'Asean, ha incontrato il segretario di Stato Usa Antony Blinken: entrambi, ha riferito l'agenzia Kyodo, hanno condannato con forza l'operato di Pechino. 

(Unioneonline/D-v.l.)

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