Aumentano sempre più i casi di Covid (o “febbre", come la chiamano a Pyongyang) in Corea del Nord. L’agenzia statale Kcna ha riferito che con 270mila nuovi casi in 24 ore il conteggio totale ha superato gli 1,48 milioni con 56 morti complessivi.

Almeno tre aerei della compagnia di bandiera Air Koryo hanno collegato Pyongyang e la città cinese di Shenyang per caricare materiale medico e antipandemico dalla Cina. Seul dal canto suo ha precisato che il Nord non ha ancora risposto all’offerta d’aiuti avanzata ieri.

La Corea del Nord ha confermato giovedì il primo caso di Covid-19 dopo oltre due anni di pandemia. La Kcna ha aggiunto che, dopo le disposizioni date ieri dal leader Kim Jong-un contro un servizio finora inadeguato, è stato schierato l'esercito nelle farmacie di Pyongyang per fornire i medicinali con un sistema attivo 24 ore su 24.

Il focolaio potrebbe essere legato alle attività di commercio clandestino e di contrabbando che avvengono al confine con la Cina. La Corea del Nord è vulnerabile alle malattie infettive a causa della carenza cronica di cibo e medicinali per le sanzioni economiche internazionali.

Il Paese avrebbe dovuto ricevere i vaccini di AstraZeneca attraverso il programma Covax sostenuto dall'Onu a maggio 2021, ma le operazioni furono posticipate perché il regime era riluttante a seguire le istruzioni collegate. 

(Unioneonline/L)

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