Sgominata la banda delle estorsioni. Al termine di alcuni anni di indagine gli agenti hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare, firmate dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Cagliari con le accuse di associazione per delinquere finalizzata al furto, ricettazione ed estorsione. La banda, guidata da Renzo Cogoni, di 36 anni, "14 dei quali trascorsi in carcere" ha spiegato il dirigente del Commissariato quartese, il vicequestore Giacinto Matera, aveva messo a punto un sistema collaudato per la commissione di furti finalizzati soprattutto ad estorcere denaro alla vittime per la restituzione della refurtiva. Numerosi e molto remunerativi i colpi, con una notevole abilità delinquenziale, tanto da far battezzare "Operazione Lupin" il blitz della Polizia che ha posto fine all'attività della banda. Durante le indagini i poliziotti hanno scoperto che dopo i furti le vittime venivano contattate con la proposta di un pagamento proporzionato al valore della merce per ottenere la restituzione. Tra le vittime più colpite, un rappresentante di abbigliamento al quale fu rubato l'intero campionario Armani, per un valore di 60 mila euro, e che dovette pagare quasi 20 mila euro per poter recuperare la merce, senza la quale non poteva più lavorare. Le vittime venivano anche minacciate di ritorsioni nel caso si fossero rivolti alle forze dell'ordine. Le indagini continuano ora per individuare altri "rami" d'attività della banda che non è escluso stesse per passare o fosse già passata alla riscossione del "pizzo" per garantire la "tranquillità" di negozi e garage.
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