“Perché la Regione non propone di chiudere i paesi con i focolai, come un tempo fecero con Codogno o Vo’ Euganeo, e lasciare libera circolazione nei paesi quasi o del tutto senza casi?”.

La proposta arriva dal sindaco di Luras, Maria Giuseppina Careddu, che si chiede: “A cosa vale essere corretti e virtuosi in un paese, osservare le regole ed essere molto prudenti , se poi si è puniti allo stesso identico modo di chi non lo è stato? Perché le nostre attività devono rimanere chiuse, perdendo economicamente tanto, anche quando siamo stati 60 giorni Covid free e ora con solo 3 positivi, di cui due dubbi?”

Sono scesi proprio a tre i casi di coronavirus nel paese gallurese dopo che un cittadino è stato dichiarato guarito.

“Perché i nostri poveri baristi – rincara la dose il primo cittadino –, che così correttamente hanno agito, devono pagare anche per tutti gli altri che hanno permesso nei locali assembramenti senza mascherina? È profondamente ingiusto. Dovrebbero dare ai sindaci potere di ordinanza: conoscono le loro realtà e sanno benissimo quale è la reale situazione. Se  vi è la condizione di chiudere il Comune oppure no. Essi conoscono bene la situazione sanitaria ma anche economica : poiché i ristori, sono delle vere miserie. Punire tutti per il comportamento di alcuni  non è metodo. Bloccare le attività non è metodo. Troppo facile, è punitivo per chi ha bene agito”.

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