La voce degli studenti si fa sempre più forte con la manifestazione di questa mattina sotto il Consiglio regionale in via Roma, dalle 10 alle 12.30. Il motivo? Il DDL 107, ovvero il riordino degli staff di presidenza e assessorati della regione Sardegna che verrà a costare 6 milioni euro l’anno. Oltre agli studenti universitari, riuniti nel collettivo “Mobilitazione studentesca”, era presente anche qualche studente delle scuole superiori dell’associazione “Eureka”.  

Il disegno di legge, varato dalla Giunta nell’ottobre 2019 e che fa discutere per l’introduzione di 60 nuove unità aggiuntive, ha fatto nascere forti polemiche sia da parte degli studenti, sia da parte dei rappresentanti di “Sardegna Pulita” Ennio Cabiddu e Angelo Cremone e dell’opposizione con la consigliera dei progressisti Maria Laura Orrù, presente al sit-in e aperta al dialogo e al confronto con i giovani. «Per gli studenti i soldi non ci sono mai – sbotta Luca Orunesu, componente di “Mobilitazione Studentesca”, «e poi vengono stanziati 6 milioni di euro per un disegno di legge imbarazzante? Trovo che tutto questo sia paradossale. Noi universitari è da quando è scoppiata la pandemia che ci troviamo a battagliare contro le scelte pessime dell’Ersu che ci ha detto di rivolgerci alla Regione che non ci ha dato mai risposte e tantomeno soluzioni. Il DDL 107 è un colpo basso al diritto allo studio, alla cultura e a tutti i lavoratori che in questo periodo di pandemia non hanno ricevuto un ristoro ritrovandosi nella emergenza più assoluta».

LE PAROLE DI LUCA ORUNESU: 

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