A Roma l'11 dicembre riapre il Macro, con arti visive, musica, cinema

09 dicembre 2025 alle 17:15
Roma, 9 dic. (askanews) - Il Macro, il Museo di Arte Contemporanea di Roma realizzato dall'architetta francese Odile Decq, riapre l'11 dicembre con una nuova visione multidisciplinare sotto la direzione artistica di Cristiana Perrella. E' stato il sindaco Gualtieri a inaugurare questo nuovo corso, che comprende arti visive, musica, cinema e urbanistica, con quattro mostre visitabili fino alla prossima primavera. L'esposizione principale, Unaroma, a cura di Luca Lo Pinto e Cristiana Perrella, è una collettiva che restituisce un'immagine della scena artistica ibrida e in continuo fermento della città di Roma. Nella grande sala al pian terreno sono esposte le opere e gli interventi di oltre 70 artiste e artisti di generazioni e linguaggi differenti, mentre al primo piano la mostra si espande per accogliere a cadenza settimanale interventi dal vivo, concerti, dj set, conversazioni, laboratori e proiezioni. La direttrice artistica di Cristiana Perrella ha spiegato: "Macro apre con una prima stagione di mostre, che è anche un po' un manifesto di quello che il Macro sarà nei prossimi anni, cioè un museo aperto, un museo che cerca di diventare un luogo di incontro per pubblici diversi, con interessi diversi. Quindi uno spazio che ospita non solo l'arte visiva, le performance, ma anche il cinema, la musica, la letteratura, e che guarda ai bisogni di pubblici diversi cercando di abbassare la soglia di accesso al museo e non abbassare il tono dei contenuti". La altre mostre in programma in questa prima fase animano i vari spazi del museo. Alla musica è dedicata "One Day You'll Understand. 25 anni da Dissonanze", che ripercorre le tappe del festival che tra il 2000 e il 2010 ha trasformato Roma in un crocevia internazionale per la musica elettronica, la cultura digitale e l'arte. In un'altra sala si può scoprire il video "Sorelle senza nome" dell'artista brasiliano Jonathan de Andrade, mentre all'urbanistica è dedicata "Abitare le rovine del presente", mostra che riflette su alcuni processi di rigenerazione di luoghi, che negli anni hanno contribuito alla rimodulazione della struttura di Roma. La grande novità, infine, è il cinema del Macro, una nuova sala che fino al 6 aprile darà spazio alla scena cinematografica romana.