Bolzano.

Uccise i genitori, condannato all’ergastolo Neumair inizia il piano di giustizia riparativa 

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Bolzano. Uccide a casa i suoi genitori, porta i loro corpi in macchina fuori Bolzano, e li getta nel fiume Adige. Il delitto Neumair nel 2021 aveva suscitato grande clamore, un caso maturato in un ambiente familiare apparentemente funzionante.

Ora Benno Neumair, che sta scontando l'ergastolo, ha iniziato un percorso di giustizia riparativa con due zie, mentre con la sorella Madé per il momento non ci sono contatti. Tra i due fratelli regna ancora il silenzio. Il 34enne ha terminato a settembre il periodo di isolamento nel carcere di Montorio a Verona, dove ora insegna scacchi ad altri detenuti. Neumair sta anche lentamente riallacciando i rapporti con alcuni parenti, bruscamente interrotti in quel gennaio di quattro anni fa. Circa una volta al mese incontra due zie che hanno deciso di accogliere la richiesta di Benno. Si tratta di un percorso complementare e non alternativo alla pena, introdotto dalla riforma Cartabia, che punta a ristabilire le relazioni spezzate dal reato.

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