Roma.

Uccisa in casa a martellate, fermato il nipote 

Al culmine di una furibonda lite un uomo di 30 anni ha massacrato la nonna di 80 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

ROMA. Omicidio brutale ad Acilia, estrema periferia di Roma a pochi chilometri da Ostia, un uomo di 30 anni, Lorenzo Vitali, ieri ha ucciso la nonna di 80 anni prendendola a martellate. Teatro della drammatica azione l'appartamento dell'anziana in via Molteni dove l'uomo è arrivato intorno alle 8.30 del mattino.

La ricostruzione

Una dinamica ancora da chiarire ma secondo quanto ricostruito dagli uomini della Squadra Mobile, il 30enne si è scagliato contro la vittima aggredendola con il martello forse al culmine di una lite. Nell'abitazione era presente anche il compagno della madre del ragazzo. L'uomo si trovava a letto, stava ancora dormendo, ma è stato svegliato dalle grida e dal frastuono. Il genero della vittima ha quindi cercato di bloccare la furia omicida del nipote. Un tentativo però risultato vano. Il 59enne è stato a sua volta ferito ed è scappato dall'appartamento per cercare di mettersi in salvo e chiedere aiuto. L'uomo, scalzo ed insanguinato a causa di una ferita alla testa, ha raggiunto un bar di fronte all'abitazione dove è stato soccorso dalle persone presenti in quel momento all'interno del locale. Immediatamente sono state allertate le forze dell'ordine. Telefonate al numero unico di emergenza sono arrivate anche dai vicini di casa allarmati dalle grida disperate.

La cattura

Prima dell'arrivo della polizia, il 30enne ha tentato di darsi alla fuga. A piedi ha raggiunto la stazione ferroviaria di Acilia ed è salito a bordo del treno Ostia Lido-Roma. Gli inquirenti hanno da subito monitorato il sistema di geolocalizzazione del suo telefono cellulare. Il sospettato, in un goffo tentativo di fuga, è stato bloccato dagli agenti del reparto Volanti mentre camminava su viale Giustiniano Imperatore, a Roma. Negli stessi minuti in cui i poliziotti arrestavano il 30enne, i colleghi intervenuti in via Molteni non potevano fare altro che costatare la morte dell'anziana. L'indagato avrebbe fornito una sua versione dei fatti. «Non sopportavo più di essere deriso dai miei familiari», ha affermato nel corso del confronto con gli inquirenti. Una ricostruzione di quanto avvenuto apparsa poco lucida anche se al momento dal suo passato non emergerebbero certificati medici su problemi di natura psichiatrica. Chi indaga sta analizzando il vissuto del ragazzo da cui risulterebbero alcune segnalazioni come consumatore di sostanze stupefacenti.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi

COMMENTI