Margine Rosso.

«Troppa insicurezza: me ne vado» 

Escalation di furti e raid vandalici: il presidente del comitato si dimette 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Il problema della sicurezza scuote il Comitato di Margine Rosso. I ripetuti furti nelle abitazioni, le auto a fuoco, i veicoli danneggiati e i raid vandalici a Su Forti e non solo, non potevano certo passare inosservati ma forse nessuno si aspettava che tutto questo avrebbe creato anche un terremoto all’interno di un Comitato di residenti che sembrava quanto mai solido e impegnato su più fronti: il presidente Emanuele Contu si è dimesso. Così adesso restano solo le macerie di una realtà tra le più vivaci: a sopravvivere è una semplice chat tra residenti, per affrontare e segnalare proprio i problemi legati alla sicurezza.

Lo sfogo

«Sulla questione sicurezza», spiega Contu, «nonostante i tanti appelli, le segnalazioni continue alla forze dell’ordine fornendo anche informazioni determinanti alle indagini, non sono riuscito a ottenere un risultato concreto e molti sono convinti che con un cambio al vertice del Comitato e con l’arrivo di forze nuove si metteranno in campo azioni più decise. Per questo ho deciso di fare un passo indietro».L’idea che si stava valutando era quella di ingaggiare guardie giurate, pagate dagli stessi residenti, per pattugliare la zona nelle ore notturne, dal momento che per la maggior parte dei furti e degli incendi alle auto si è agito verso le 3. Un’ipotesi che adesso non si sa se sarà rimesa in pista.

L’escalation

L’ultimo episodio lungo la costa, a pochi passi da Margine Rosso nella zona di Sant’Andrea, è l’incendio doloso di quattro auto, quasi contemporaneamente, due in una strada e due in un’altra. Prima ancora era toccato ad altri due veicoli dati alle fiamme proprio a Margine Rosso e altrettanti danneggiati e alcuni rubati. E poi i furti nei cortili e all’interno delle villette vista mare.

L’addio di Contu non è senza rammarico. «In questi quattro anni» dice, «abbiamo visto crescere il numero dei soci e degli obiettivi. Sono certo che passare il testimone sia un gesto di responsabilità e servizio alla collettività. Adesso ho scelto di dedicare il mio impegno futuro a realtà in cui la cultura rappresenti il punto fondamentale, senza perdere il senso di responsabilità civica che mi lega al territorio. Realizziamo un progetto per la valorizzazione dei beni storici e in particolare dei fortini, per cui abbiamo già lavorato in questi quattro anni puntando sulla loro valorizzazione».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi