Pitz’e Serra.

Telecamere private contro le discariche 

La zona degli ex fortini presa d’assalto dagli incivili: la controffensiva dei volontari 

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Prima c’erano le ronde. Passeggiate quasi ogni giorno per controllare e sorvegliare la zona e così tenere lontano gli incivili. Ma non è bastato, così come sembrano non bastare per tenere lontani i maleducati dalla collina di Pitz’ e Serra, nemmeno le foto-trappole all’inizio della strada. Per questo adesso i volontari hanno chiesto e ottenuto dai proprietari dei terreni privati delle strade interne alla zona, di sistemare anche lì le telecamere.

Degrado continuo

L’obiettivo è evitare la formazione delle discariche come è successo nei giorni scorsi: a due passi dai fortini sono stati scaricati due camion, uno di macerie e l’altro di ingombranti vari. Purtroppo la periferia e la zona di campagna continuano ad essere terra di discariche di ogni genere, ma soprattutto di resti di lavorazioni edili: camion scaricano di tutto, dalle macerie, ai sanitari, soprattutto resti di lavori eseguiti in nero che non possono essere smaltiti nelle discariche autorizzate.

L’appello

L’idea di sistemare le telecamere nelle stradine di Pitz’e Serra è dell’associazione Amici dei Fortini che già da tempo sta portando avanti nella zona la valorizzazione delle fortificazioni della seconda guerra mondiale.spiega l’ex presidente del Comitato di Margine Rosso Emanuele Contu, oggi nel gruppo degli Amici dei fortini. «Quel tratto è pubblico. I sentieri invece ricadono su terreni privati. Siamo riusciti a contattare alcuni proprietari che ci hanno autorizzato a installare le telecamere. Per ora questa sembra l’unica soluzione. Ma basterà? Serve l’impegno di tutti per proteggere il territorio».

Altri cumuli di rifiuti costeggiano anche la via Santu Lianu, lungo il litorale dove sono state abbandonate file di ingombranti, barattoli di vernice, e le immancabili macerie. un’indecenza» commenta Antonio Murgia, «io vengo spesso qui a camminare e vedere questo scempio lascia tanta amarezza. Credo che chi viene a scaricare non siano nemmeno cittadini quartesi ma persone che arrivano dagli altri centri».

La vigilanza

I controlli intanto non si fermano. La Polizia locale e gli ispettori ambientali continuano a setacciare il territorio alla ricerca di tracce per risalire ai responsabili degli abbandoni: molti sono già stati rintracciati, denunciati e multati in diverse zone come Molentargius, via Giotto e così via. Ma nonostante questo, l’emergenza resta.

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