Sanità

San Gavino, slitta l’apertura del nuovo ospedale 

La Asl: operativi entro il 2027. Dirottati sul cantiere i tre milioni del poliambulatorio di Sanluri 

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Servono più soldi e più tempo perché il nuovo ospedale di San Gavino veda la luce. A certificarlo è una delibera della commissaria straordinaria della Asl di Sanluri, Maria Francesca Ibba, in cui si legge: «L’avanzamento dei lavori risulta giunto alla percentuale del 52,58%, in ritardo sui tempi di esecuzione, per cui è lecito immaginare che gli stessi verranno ultimati non prima della fine del 2026 e che la struttura sarà completamente operativa presumibilmente entro la fine del 2027».

Caccia ai fondi

Novità anche sul piano finanziario. Scrive sempre la commissaria: «Con una nota la presente amministrazione ha rappresentato all’assessore all’Igiene e Sanità e dell’assistenza sociale l’esigenza di incrementare il finanziamento Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013». Già individuata anche la fonte delle nuove risorse: sull’ospedale sono stati dirottati gli oltre tre milioni di euro già stanziati per il poliambulatorio di Sanluri. Ibba dà conto dell’attribuzione «del finanziamento riconosciuto con delibera della Giunta regionale per l’intervento di riqualificazione del poliambulatorio di Sanluri di 3.050.000 euro». Dunque, il conto per la realizzazione del nuovo ospedale sale ancora: «L’importo finanziato totale, allo stato attuale, risulta essere di 71.450.000 euro rispetto a quello iniziale di 68.400.000».

Lungo iter

Nell’atto dell’azienda sanitaria c’è la storia di un ospedale attesissimo da tutto il territorio e si evidenzia «che l’appalto fissava il tempo utile per ultimare tutti i lavori in giorni 780; che il contratto per lavori complementari, stabiliva il tempo utile per l’esecuzione dei lavori di bonifiche belliche e ambientali in giorni 90; che per effetto della deliberazione del direttore generale il 13 marzo 2025 la durata dei lavori è stata prorogata di 150 giorni per consentire all’appaltatore di effettuare lavorazioni ritenute necessarie al miglioramento dell’opera e della sua funzionalità, oltre ai 35 giorni di sospensione dovuti agli eventi meteorologici eccezionali avvenuti tra il 26 e il 27 ottobre 2024, rideterminando la durata complessiva dei lavori in 1.055 e fissando come data di ultimazione dei lavori il 2 luglio 2025». Salvo poi accertare che al 25 novembre scorso risultava «eseguito il 52,58% dell’opera» e, dunque, l’attesa apertura doveva essere posticipata.

Le reazioni

«Da sindaco so bene che i lavori pubblici a volte ritardano, ma vedo grande confusione e poca chiarezza, mi pare di capire che sull’ospedale – la più grande opera sanitaria in fase di realizzazione in Sardegna – ci sono grossi problemi in cantiere e la data del 2027 mi sembra persino ottimistica – dice il consigliere regionale e sindaco di Sanluri, Alberto Urpi –. Mi chiedo come mai mancano i soldi? Non c’è una volta che se ne sia parlato in Consiglio regionale». Sui fondi sottratti ai lavori nel poliambulatorio della sua città, Urpi aggiunge: «Da sindaco sono altruista e l’ospedale è un’opera utile a tutto il territorio, ma con le tante risorse messe a disposizione da Fsc e Pnrr, mi chiedo che motivo c’è di togliere tre milioni da un cantiere già pronto, per destinarli su un’opera per la quale saranno una goccia nel mare», conclude. «Stiamo seguendo la situazione e ci siamo adoperati perché non ci fosse un’interruzione nei lavori: le risorse ci sono e questo è quello che conta – assicura il consigliere regionale del Pd e consigliere comunale di Serramanna, Gigi Piano –. I soldi sono stati spostati dal poliambulatorio perché l’ospedale è considerato una priorità ma verranno reintegrati. Purtroppo i tempi stanno slittando, ma sul completamento dell’opera non ci sono dubbi. Abbiamo chiesto di poter effettuare un sopralluogo in cantiere». Al sopralluogo parteciperà anche Emanuele Matta, consigliere regionale di Villacidro: «Non sono affatto preoccupato per i ritardi nei lavori, bisogna dire che quest’opera è iniziata prima del Covid in seguito al quale sono nate una serie di problematiche legate al caro prezzi, ma adesso si sta raggiungendo un accordo con l’impresa per proseguire. Quello che conta è che la ditta sta andando avanti con i lavori».

Il monitoraggio

A vigilare sul cantiere c’è anche la Provincia del Medio Campidano. «I lavori stanno proseguendo seppur con delle modifiche importanti necessarie anche per questioni tecniche dovute a un adeguamento normativo – spiega il presidente della Provincia e sindaco di Guspini, Giuseppe De Fanti –. Per esempio, da sei sale operatorie sono passati a quattro, perché devono avere dimensioni maggiori. Noi siamo costantemente in contatto con la Asl, a impensierire non è l’ospedale ma sono le altre criticità della sanità nel territorio, a cominciare dalle migliaia di cittadini senza medico di base», chiude De Fanti. «Davanti a questa situazione la preoccupazione aumenta – si stupisce il referente del comitato Cittadini attivi San Gavino, Luca Vaccargiu –. Non eravamo informati. Da mesi chiediamo via pec un incontro alla Asl per confrontarci sulle tante criticità, ma non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta».

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