Villacidro.

Rifiuti, ricorso accolto dal Tar 

Ribasso troppo forte: calcoli da rifare nella gara del Consorzio industriale 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Troppo basso il prezzo per la gestione dell’impianto dei rifiuti di Villacidro, il Tar di Cagliari chiede la verifica dell’offerta anomala. Con la sentenza pronunciata nei giorni scorsi i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso promosso da Mandala Ambiente contro la Centrale unica di committenza del Lago di Occhito e del Consorzio industriale provinciale del Medio Campidano per l’annullamento della gara d’appalto affidata alla società Tecnologie Ambientali. Il presidente dell’ente industriale, Enrico Caboni, sgombra il campo dal timore che si generi il caos rifiuti a causa di un’interruzione del servizio. «Premesso – dice Caboni – che le sentenze vanno rispettate e che saranno i nostri avvocati a seguire l’iter giudiziario, fino a nuova decisione l’impianto resta affidato agli attuali gestori».

Il dispositivo

Il bando contestato interessa il «servizio di conduzione, sorveglianza e controllo dell’impianto di discarica e della piattaforma valorizzazione imballaggi di proprietà del Consorzio, da aggiudicarsi con l’offerta economica più bassa». Per il Tar «il ricorso merita accoglimento, con il conseguente annullamento degli atti impugnati. L’appaltatore dovrà ora acquisire gli elementi necessari per comprendere come l’offerta economica sia stata costruita, questa volta concludere la verifica con sufficienti e adeguate motivazioni riguardanti l’anomalo ribasso». L’offerta contestata alla Tecnologie Ambientali è del 25,86 per cento, di fronte al 20,25 di Mandala Ambiente, seconda classificata, rispetto alla base d’asta di poco più di 900mila euro per 6 mesi. Per i ricorrenti sostanzialmente un prezzo insufficiente a coprire i costi per la prestazione, a cominciare da quelli per l'acquisto della terra necessaria alla copertura dei rifiuti, la somma indicata dalla prima classificata pari a 45mila euro è inferiore alla stima operata dalla stessa stazione appaltante di 250mila euro. Alla richiesta di chiarimenti del Tribunale, il Consorzio e la centrale di committenza hanno inoltrato alcuni atti, dai giudici ritenuti «insufficienti in quanto non contengono valutazioni sulla congruità dell’offerta, neppure in riferimento ai costi per l’acquisto della terra necessaria per il trattamento dei rifiuti».

Il servizio

Un’altra tegola sulla tormentata vicenda dell’ormai ex Villaservice. L’appalto in questione, già sospeso in autotutela nei primi mesi dell’anno con l’invito agli operatori economici a visionare costantemente il sito istituzionale della centrale unica di committenza del Lago di Occhito. Allora lo stop fu disposto in seguito alle verifiche ispettive e relazioni tecniche, da cui era emerso che la sezione relativa al compostaggio per il suo riavvio necessitava di una manutenzione straordinaria. Situazioni critiche al punto da escludere l’utilizzo nei termini previsti dalla gara. Inoltre, dopo la pubblicazione del bando del 27 gennaio, con scadenza il 3 marzo, gli stessi operatori economici riscontrarono alcune criticità negli atti di gara.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

• Accedi agli articoli premium

• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?