L’evento.

Quel “sì” che resiste dopo 50 anni 

Grande festa ieri al Teatro Massimo per 220 coppie sposate nel 1975 

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C’è chi si è conosciuto sul posto di lavoro, chi per caso, chi grazie ad amici comuni. E chi grazie a una relazione clandestina. «Eravamo solo amanti all’inizio». Poi quelle coppie hanno scelto il 1975 come anno per giurarsi amore eterno. Il matrimonio nel 1975, anno in cui il ragioniere più sfigato della storia del cinema (Fantozzi) si presentò sugli schermi di un Paese devastato dalla violenza e dagli albori del terrorismo. Ma giustamente gli anniversari mischiano tutto e in quel 1975 c'era anche quello: insieme all’omicidio di Pasolini, alla strage del Circeo e alla fine della guerra in Vietnam, 220 coppie cagliaritane si sposavano. Tutti insieme appassionatamente ieri pomeriggio al Teatro Massimo per ribadire la loro promessa, senza malinconie nostalgiche e anzi con gagliarda fierezza.

Alti e bassi

Alti e bassi, problemi da affrontare e gioie da condividere, ma al centro c’è sempre l’amore. Quasi un’utopia, un miraggio, una fantasia, oggi, in un momento storico in cui i divorzi aumentano a vista d’occhio e i matrimoni diminuiscono. «Noi siamo sempre innamorati, continuiamo a condividere tutto, continuiamo a baciarci. Il nostro amore non conosce tramonto». Rossella Betti, 70 anni, e Paolo Siotto Pintor, 78, sono una coppia che fa invidia: tre figli, cinque nipoti e un bacio. L’algebra dei sentimenti di questa coppia si scioglie subito. «Ci siamo conosciuti a una festa, lui era già medico, io studiavo ancora all’università», dice lei. «Mi ha fulminato appena l’ho vista, un anno dopo ci siamo sposati. Figli e nipoti, oggi, la cosa più importante», aggiunge lui. «Ci risposeremmo ogni giorno». Cinquant’anni insieme con tanta fatica, tanto rispetto, amore e, soprattutto pazienza. «Tanta, tantissima pazienza», raccontano un po’ tutti. Sembra essere questo uno degli ingredienti principali (ammesso e non concesso che ne esista uno) per arrivare a un traguardo importante come i cinquant’anni di matrimonio. «Noi ci siamo conosciuti sul lavoro, io lavoravo già nell’azienda dove un giorno è arrivato lui, giovane, biondissimo e bello», raccontano Milena Tarabella, 77 anni, e Ignazio Garau, 74. «Ci siamo innamorati subito, un anno di fidanzamento ed eravamo già sposati. Abbiamo quattro figlie e tre nipoti. Cinquant’anni sono volati, ci divertiamo insieme ancora oggi».

Il primo passo

Come si sono conosciuti, come l’ha conquistata, chi ha fatto il primo passo. Ogni storia ha una sua trama, spesso semplice e divertente. «Io andavo a prendere una mia amica, lui era amico del fratello», raccontano Anna Piras e Alfredo Lobina. «Siamo felici ancora oggi, e ancora oggi siamo innamorati». «Noi ci siamo conosciuti alla festa di Capodanno del 1969, lui suonava a quella festa io arrivai con il mio vestitino cucito in casa con le amiche: una folgorazione», raccontano Anna Palla e Francesco Atzeni. Insegnante lei, biologo lui con la passione per la musica, qual è il segreto? «Il rispetto, prima di tutto. Ma poi, nel nostro caso, anche l’ironia: giochiamo e ci prendiamo in giro ancora oggi», dicono.

La Cagliari del 1975 nel video del collezionista Sergio Orani introduce le premiazioni. Poi la manifestazione, che da quasi 20 anni organizza Maurizio Porcelli, prende il largo con la musica con il grande concerto di Gigliola Cinquetti che trasforma il Teatro Massimo in una discoteca. “Non ho l’età” cantano a squarciagola tutti. E la festa ricomincia.

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