Solidarietà.

Quando la felicità è una ciocca di capelli 

Dalla raccolta fondi un casco refrigerante per le donne impegnate nella chemio 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Una serata speciale e di solidarietà per aiutare le donne costrette a sottoporsi a chemioterapia e che vedono cadere i loro capelli. Uno degli effetti collaterali più dolorosi dal punto di vista emotivo, perché modifica la percezione di sé e rende visibile la malattia. Così il Rotary Club Cagliari Sud ha avviato una raccolta fondi e nei giorni scorsi, al Caesar Hotel, ha consegnato il ricavato all’associazione Pink Flamingos Bike. «L’obiettivo», spiega il presidente rotariano Carlo Puddu, «è contribuire all’acquisto di un dispositivo medico dotato di caschi refrigeranti automatizzati, utilizzato dalle donne affette da tumore alla mammella durante la chemioterapia. In questo modo si previene, o si riduce, la caduta dei capelli».

Il costo

Il dispositivo ha un costo elevato, circa 40mila euro: «È capace di incidere in modo significativo sulla qualità della vita delle pazienti, tutelando identità e benessere psicologico in un momento di grande fragilità», aggiunge Puddu. L’apparecchiatura mira alla prevenzione e alla riduzione della caduta dei capelli indotta dalla chemio e verrà poi donata all’ospedale di San Gavino Monreale. Sarà disponibile dai primi mesi del 2026. Il Rotary Club Cagliari Sud vuol così offrire «normalità alle pazienti, a chi affronta un percorso complesso e difficile come questo».

L’impegno
Pink Flamingos Bike è l’associazione destinataria del ricavato della raccolta fondi in occasione di un evento organizzato lo scorso ottobre dal Rotary. Presieduta da Cristina Concas, è animata dall’impegno volontario di donne che hanno vissuto in prima persona la malattia. Le associate hanno deciso di trasformare così la propria esperienza in condivisione e aiuto per le altre donne. Promuovono iniziative benefiche e progetti mirati, come la donazione, negli ultimi anni, di due dispositivi medici “cold cap” ai reparti oncologici degli ospedali di Alghero e Lanusei. Organizzano anche attività sportive, come itinerari ciclistici per toccare simbolicamente i luoghi della cura in Sardegna e, in un’occasione, hanno anche percorso settecento chilometri in sei giorni.

La novità
Il “cold cap” si è rivelato uno strumento di grande utilità, sempre più considerato nella pratica clinica. Ha dimostrato una significativa riduzione della caduta dei capelli. L’iniziativa del Rotary Club Cagliari Sud, spiegano i promotori, «permette di colmare ancora di più un vuoto e di avvicinare anche la realtà sarda a standard già diffusi in altri Paesi. Un sostegno che non sostituisce le terapie, ma che accompagna le pazienti, offrendo loro la possibilità di attraversare il percorso di malattia senza perdere ciò che rappresenta una parte importante della propria identità».

RIPRODUZIONE RISERVATA  

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi