Energia

Non con lo stemma dei Comuni: stop a Eolia 

Il Ministero sospende l’iter del progetto che prevede 25 pale tra Berchidda, Monti, Padru, Telti e Olbia 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Ripartire dal(la) Via, è la strada indicata dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica al progetto Eolia redatto dalla società NVA 5 Srl con stemmi e loghi arbitrari. Presentato alla Direzione generale valutazioni ambientali per richiedere l’autorizzazione a installare venticinque pale eoliche, alte 262 metri, nei territori dei Comuni di Berchidda, Monti, Telti, Padru e Olbia, il dicastero ha sospeso il procedimento. L'iter autorizzativo è stato interrotto in seguito alla richiesta dei sindaci dei Comuni, minacciati dal progetto, di rimuovere dal sito ufficiale del ministero tutti i documenti prodotti dalla società perché “recanti gli stemmi dei Comuni apposti senza il benestare degli enti” che hanno diffidato la NVA 5 srl dall'utilizzo dei loghi comunali nelle carte progettuali.

L’altolà

Accolta la richiesta dei primi cittadini galluresi, il ministero dell'Ambiente ha eliminato tutti i documenti dal portale e invita la ditta proponente a “ritrasmettere tutta la documentazione epurata dai loghi delle amministrazioni che non hanno rilasciato apposita autorizzazione a tal fine”. Frontespizi e allegati ripuliti, il ministero “provvederà a comunicare il riavvio del procedimento” per la Valutazione di impatto ambientale. Utilizzato indebitamente per un progetto al quale i sindaci si oppongono fermamente, dice quello di Monti, Emanuele Mutzu, «queste multinazionali del vento sono così arroganti da potersi permettere di inserire lo stemma dei Comuni negli elaborati presentati al ministero quasi a far credere che ci sia l'avallo delle amministrazioni». Una fattoria del vento che, secondo i sindaci, ferisce mezza Gallura, compromettendone l'economia rurale. «Imponente e pensato con prepotenza, è già pronto il piano particellare preordinato agli espropri, con tanto di nomi e cognomi di cittadini che hanno investito una vita di sacrifici per impiantare vigneti, sugherete e altro e che vengono spaventati da questi speculatori», aggiunge Mutzu.

«Il principio sacrosanto è che non si agisce con violenza espropriativa nei nostri Comuni e senza il consenso delle comunità locali: la risposta del ministero è un piccolo punto a nostro favore ma l'attenzione resta sempre altissima», continua il primo cittadino di Padru, Antonello Idini. Contro un progetto calato dall'alto, il sindaco di Berchidda, Andrea Nieddu, promette di ricorrere alle sedi istituzionali: «C'è già un forte impegno di senatori e componenti delle commissioni Ambiente del Parlamento presso le quali chiederemo formalmente un intervento concreto a difesa della sovranità democratica del Monte Acuto e di tutta la Sardegna».

Fratelli d’Italia

Contesta il parco Eolia anche il Coordinamento Gallura di Fratelli d'Italia che, in una nota, osserva: «Nei terreni interessati sussistono zootecnica e viticoltura, in un’area vocata e riconosciuta a livello mondiale per la produzione di formaggi e di vini di altissima qualità, aziende modello che rappresentano, da sempre, un’elevata fonte di reddito per gli abitanti della Gallura e del Monte Acuto: dal latte e dagli allevamenti ovini vengono prodotti i formaggi a denominazione DOP, il vermentino Docg rappresenta un vino di eccellente qualità che ha guadagnato anche i mercati internazionali e che rappresenta un vero e proprio ambasciatore della Gallura e pure il segmento del turismo rurale, che si sta promuovendo per favorire la destagionalizzazione turistica, verrebbe fortemente danneggiato da questo progetto».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

• Accedi agli articoli premium

• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?