Il progetto

La villa della legalità culla di indipendenza per ragazzi disabili 

La ministra Alessandra Locatelli: «Stiamo facendo una rivoluzione» 

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Un bene confiscato alla mafia trasformato in un luogo dove la sperimentazione prevista dalla riforma nazionale della disabilità è già realtà. In visita ieri alla Casa dell'indipendenza - Villa della legalità di San Teodoro, la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha scelto l'immobile che l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata ha assegnato, nel 2023, all’Associazione bambini cerebrolesi - ABC Sardegna, come simbolo del Progetto di vita, introdotto dal decreto legislativo 62 del 2024 finalizzato a costruire un approccio personalizzato per la presa in carico delle persone con disabilità.

I progetti

Prima la visita alla struttura che offre esperienze di vita autonoma ai ragazzi con disabilità e poi un confronto con associazioni, istituzioni ed enti del terzo settore per confermare che quanto fatto in Sardegna “Si può fare!” anche in tutto il resto d'Italia. Venticinque anni di progetti di vita personalizzati e partecipati cuciti su misure delle persone con disabilità hanno fatto dell'Isola un modello di riferimento per tutto il paese. Partito con una sperimentazione in nove province italiane, tra cui Sassari, «con il progetto di vita stiamo facendo una rivoluzione perché stiamo cambiando lo sguardo verso gli altri, verso tutti: guardare alle potenzialità e non ai limiti, non lasciare indietro nessuno, investire sulle capacità di ogni persona: il decreto legge 62 è molto di più di quello che c'è scritto, è un'occasione per cambiare un sistema quarantennale che non risponde più alle esigenze di nessuno, non solo delle persone con disabilità» ha detto Locatelli.

Un modello

Un percorso che la Sardegna ha già iniziato nel 2005 e che oggi conta 50mila progetti personalizzati che hanno un nome, un volto e una storia. «Se la Sardegna è maglia nera in tante classifiche, sul tema della disabilità è una regione modello», ha detto il vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni. Perché, ha continuato, «il lavoro che viene fatto nel sociale è il frutto di una concertazione tra tutte le parti in gioco ed è per questa ragione che il Governo ha preso come esempio virtuoso la nostra isola». Promette di non abbassare l'asticella, Giuseppe Meloni: «Su questi temi, la Regione non arretrerà mai e gli stanziamenti destinati al sociale producono sempre risultati certificati».

Un'intenzione confermata dai fatti: «L'esperienza della Sardegna si pone come modello esemplare, l'isola ha raggiunto circa 48mila persone con disabilità grazie a un investimento di circa 250 milioni di euro all'anno e le misure a sostegno della disabilità non hanno mai subito tagli» ha affermato il presidente nazionale di ABC Marco Espa. «La Giunta è molto attenta a queste tematiche e si sta impegnando per l'interazione tra politica sanitarie e politiche sociali», ha aggiunto la consulente dell'assessore regionale alla sanità Armando Bartolazzi, Rosa Canu.

All'incontro hanno partecipato la direttrice generale Politiche sociali della Regione, Francesca Piras, la sindaca di San Teodoro, Rita Deretta, la responsabile Centro studi Abc Italia, Francesca Palmas, il presidente del Comitato paralimpico Sardegna, Claudio Secci, e il presidente Fish Sardegna, Pierangelo Cappai.

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