L’inchiesta.

I Pm di Milano: tangenti e pressioni Schlein blinda Sala 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Spunta anche un “contratto” del 28 giugno 2024, tra l’allora presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e un architetto con una società in Svizzera, per uno «scambio di informazioni riservate» finalizzato «alla valutazione di opportunità di collaborazione su vari progetti», nelle centinaia di pagine di atti dell’inchiesta milanese, con più di 70 indagati, tra cui il sindaco Giuseppe Sala.

Per gli inquirenti è netto il giudizio che intervenire con varianti zona per zona al piano urbanistico, dichiarate od occulte e a vantaggio degli immobiliaristi, è un indice di corruzione. I pm sono convinti anche di aver trovato un sistema fatto di pressioni e tangenti mascherate con consulenze per un totale di quasi 4 milioni di euro. Analisi su documenti e dispositivi e telefoni, tra cui quello dell’assessore Giancarlo Tancredi. Lui è pronto a difendersi il 23 luglio, davanti al gip, dal rischio dei domiciliari, ma anche a fare a breve un passo indietro. Per Marinoni la Procura ha chiesto il carcere.

Sul fronte politico, a 48 ore dall’esplosione dell’inchiesta arriva la nota di Elly Schlein che “blinda” il sindaco. Il Pd «è al fianco» di Beppe Sala e «continua a sostenere il lavoro che l’amministrazione farà nei prossimi due anni». Con due postille. Una sulle sfide della città, «dall’abitare alla transizione ambientale», che «richiedono segnali di cambiamento». L’altra è la promessa di seguire «gli sviluppi» dell’indagine. Lo faranno anche nel centrodestra, dove lo scenario ora incerto spinge ad accelerare la scelta del candidato sindaco. Una crepa nel centrosinistra è segnata dal M5S, che in Comune non è in maggioranza e chiede le dimissioni. In nome del garantismo, sull’altro fronte FdI, Lega, FI e Nm chiariscono che non c’è automatismo fra avviso di garanzia e dimissioni. Lo ha fatto anche Giorgia Meloni. Ma la critica alla gestione «paralizzante» di Palazzo Marino sale di livello. La Lega chiede le dimissioni perché «la città sprofonda».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi

COMMENTI