Una marcia solidale, un grande fiocco rosso e oltre cento test gratuiti. Questo il bilancio della campagna di tre giorni dedicata alla prevenzione all’Hiv e alla lotta contro l’Aids.
Per la prima volta la Lila Cagliari ha portato su strada la possibilità di eseguire delle analisi con un camper attrezzato che ha sostato nel fine settimana in piazza Yenne e ieri in piazza Garibaldi. Tante le persone che hanno aderito all’iniziativa: «La campagna è andata bene», ha commentato Brunella Mocci, presidente di Lila Cagliari, «l’obiettivo è rendere questi screening normali e sottolineare l’importanza di sottoporsi al test».
Le diagnosi di Hiv sono in costante aumento: nel 2024 in Sardegna sono state 46, mentre in tutta Italia si è arrivati a 2379 nuove infezioni accertate, con un’incidenza di 4 casi ogni 100mila residenti. «È impossibile però avere una percentuale precisa», prosegue la presidente, «vengono segnalati solamente i casi positivi e non credo che tutti i sardi siano andati a fare i test».
L’iniziativa di Lila Cagliari ha permesso a tanti non solo di sottoporsi al test, ma anche di informarsi: «C’è ancora tanta inconsapevolezza. Le analisi del sangue che il medico prescrive non servono perché nonostante tutti i valori rilevati vadano benissimo potrebbero comunque nascondere un’infezione da Hiv», conclude Brunella Mocci, «prevenire sottoponendosi ad un test permette di poter accedere subito alle terapie che oggi sono in grado di ridurre la carica virale fino a valori non rilevabili, rendendo in questo modo la trasmissione dell'infezione non più possibile».
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