Turismo e cultura.

A Paestum il “debutto” Unesco delle Domus de Janas 

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Il verdetto era arrivato a luglio, e ieri l’ufficialità a Paestum: le Domus de Janas sono il 61° sito italiano del patrimonio Unesco. Se n’è parlato alla XXVII Borsa Mediterranea del turismo archeologico durante una conferenza dedicata alla tradizione funeraria nella preistoria della Sardegna, alla quale ha preso parte la Regione, in collaborazione con Il CeSim – Centro Studi Identità e Memorie della Sardegna.

«Partecipare a questo importante appuntamento», ha detto Ilaria Portas, assessora ai Beni culturali, «significa dare voce a un patrimonio unico e contribuire a costruire una visione condivisa della Sardegna come laboratorio di identità, ricerca e innovazione culturale. Questo incontro ha rappresentato l’occasione per approfondire il valore culturale, simbolico e identitario delle Domus de Janas, le antiche tombe scavate nella roccia, che rappresentano una delle più straordinarie espressioni della spiritualità preistorica del Mediterraneo».

Nel corso della conferenza a Paestum sono stati anche presentati i risultati delle più recenti ricerche archeologiche e i diversi progetti di valorizzazione che hanno sostenuto la candidatura Unesco delle necropoli ipogeiche della Sardegna.

Nello stand dedicato, i numerosi visitatori hanno potuto conoscere da vicino le attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale dell’Isola, con un particolare focus sulle Domus de Janas.

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