Ricorre oggi l'anniversario della nascita di Giorgio Faletti.

L'artista e scrittore piemontese, nato ad Asti il 25 novembre 1950 e morto il 4 luglio 2014, avrebbe compiuto 70 anni.

Dopo gli inizi come cabarettista sul palco del teatro Derby di Milano e dopo i primi successi in televisione grazie a "Drive In" e a "Fantastico", iniziò a percorrere altre strade, a cominciare dalla musica.

Nel 1994 si presentò al Festival di Sanremo con la canzone "Signor tenente", ispirata alle stragi di Capaci e via d'Amelio, conquistando il secondo posto e aggiudicandosi il premio della critica. Nel contempo, collaborò come autore con, tra gli altri,Milva, Mina, Fiordaliso e Angelo Branduardi.

Una decina di anni più tardi esplorò una nuova strada, quella della scrittura. E il debutto come autore di thriller, con il romanzo "Io uccido", fu soprendente: quattro milioni di copie vendute e vetta della classifica dei best seller.

Nel 2004 uscì il suo secondo romanzo "Niente di vero tranne gli occhi", che arrivò a vendere tre milioni e mezzo di copie, cui seguirono "Fuori da un evidente destino", "Io sono Dio", "Appunti di un venditore di donne" e "Tre atti e due tempi".

Tra il 2015 e il 2018 Baldini Castoldi Dalai, la sua casa editrice, ha pubblicato tre volumi postumi.

La notizia della morte, a 63 anni, a causa di un tumore polmonare, destò estremo cordoglio in tutta Italia. Ai funerali, ad Asti, sua città natale, dove Faletti è sepolto, parteciparono oltre cinquemila persone.

(Unioneonline/l.f.)

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