E' il 30 settembre del 1950 quando a Roma nasce Renato Fiacchini, che tutta Italia conoscerà con il nome d'arte di Renato Zero.

Cresciuto in un quartiere popolare, figlio di un poliziotto e di un'infermiera, esordisce al famoso Piper di Roma, dove si fa notare come ballerino entrando nei "Collettoni", il gruppo che ballava negli spettacoli di Rita Pavone. In questo periodo nasce l'amicizia con Loredana Berté e sua sorella Mimì (che diventerà Mia Martini).

Con l'inizio degli anni '70 e il glam rock, Zero trova la sua identità artistica: un personaggio dal look eccessivo e dalla esibita ambiguità che sfida le convenzioni. Nel 1977 con l'album "Zerofobia" (Rolling Stone Italia lo ha inserito nei 100 album italiani più belli di sempre) conquista le classifiche con "Mi vendo", "Morire qui" e "Il cielo".

Da allora un successo incredibile: ha scritto più di 500 canzoni, pubblicato 43 album e nell'arco di cinque decenni è stato al primo posto delle classifiche per 48 settimane.

Tra le sue imprese più recenti "Zerovskij", un tour sinfonico culminato con un film-concerto, e "Zero il folle". Ora la nuova sfida: tre nuovi dischi per festeggiare i 70 anni.

(Unioneonline/D)

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