Iniziava 76 anni fa l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, uno degli atti di terrorismo più cruenti della Seconda Guerra Mondiale.

All'alba del 12 agosto tre reparti delle SS salirono nella frazione del paesino in provincia di Lucca. mentre un quarto chiudeva ogni via di fuga. Il paese alle 7 era già circondato. Gli uomini si rifugiarono nei boschi per non essere deportati, vecchi, donne e bambini rimasero nelle loro case, sicuri che a loro - civili inermi - non avrebbero fatto nulla.

E invece in poco tempo verreno uccisi centinaia di civili inermi: 560, di cui oltre 100 erano bambini con meno di dieci anni. Con colpi di mitra, di pistola, bombe. La vittima più giovane, Anna Pardini, aveva solo 20 giorni. La sorella maggiore Cesira la trovò agonizzante tra le braccia della madre morta, ma la piccola non si salvò.

Poi i nazisti bruciarono tutto, molti corpi non erano riconoscibili.

Oggi per ricordare quel tragico evento, uno degli eccidi più efferati della storia moderna, resta il Parco Nazionale della Pace, dove ogni anno si ricordano quelle vite innocenti spezzate. Sorge sul luogo di Sant'Anna e con diverse iniziative, mostre e convegni prova a diffondere una cultura di pace, per far sì che quel che è accaduto non si ripeta mai più.

(Unioneonline/L)

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