Ricorre oggi il centenario di una delle pagine più tragiche della storia sarda del Novecento: l'eccidio di Iglesias.

Era l'11 maggio 1920: nel corso di una manifestazione organizzata dai minatori del Sulcis per chiedere condizioni di lavoro migliori, maggiori diritti e stipendi adeguati la situazione degerò, trasformandosi in strage.

Durante il corteo dei manifestanti, un migliaio, ci furono tensioni con i soldati della "forza pubblica", che non esitarono ad aprire il fuoco.

Pesantissimo il bilancio: i morti furono cinque (più due vittime decedute nei giorni successivi per le gravi ferite riportate), mentre i feriti furono una trentina.

Una sanguinosa repressione di lavoratori che rivendicavano diritti tristemente ricordata ancora oggi, un secolo dopo, con commemorazioni e iniziative "per non dimenticare".

(Unioneonline/l.f.)

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