Esattamente 26 anni fa, il 16 gennaio 1994, il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro scioglieva le camere, dando avvio a una nuova campagna elettorale e sancendo la fine della cosiddetta Prima Repubblica.

Un momento epocale per la politica del nostro Paese, in quegli anni sconvolta dall'inchiesta Mani pulite di Milano che aveva portato alla luce il malaffare radicato nei rapporti tra partiti e imprenditoria, inficiati da accordi segreti e tangenti miliardarie.

Proprio i partiti tradizionali, quelli che avevano caratterizzato la storia italiana del Dopoguerra, saranno spazzati via, dalle indagini e dalle urne.

Il voto del successivo 27 marzo sancirà infatti la scomparsa di Democrazia cristiana e Partito Socialista.

Il Pci, invece, diventato Pds (Partito democratico della sinistra) terrà botta, ma uscirà sconfitto.

A trionfare sarà infatti il Polo delle Libertà trainato da Forza Italia, la nuova creatura politica fondata da un imprenditore rampante, allora 58enne, deciso ad affermarsi anche nelle istituzioni: Silvio Berlusconi.

(Unioneonline/l.f.)

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