Fiori d'arancio per Massimiliano Latorre. Uno dei due marò che sono accusati di aver ucciso, nel 2012, due pescatori indiani nel corso della missione di protezione a bordo della nave italiana Enrica Lexie si è sposato con Paola Moschetti, la sua compagna.

Alla cerimonia ha partecipato, tra gli altri, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, mentre il testimone era Tullio Del Sette, ex comandante generale dell'Arma dei carabinieri.

''La presenza del ministro è una cosa bellissima e non scontata, la famiglia della Difesa ti ha accompagnato Massimiliano'', sono state le parole di monsignor Santo Marcianò, ordinario militare, nel corso della celebrazione che si è svolta nella chiesa dell'Ordinariato militare di Santa Caterina da Siena a Magnanapoli, nel centro di Roma.

''La vostra storia ci appartiene, mi verrebbe da dire che appartiene all'Italia - ha aggiunto -. A me piace pensare che il vostro sì che vi fa amanti alla maniera di Cristo possa essere in qualche modo condiviso dal nostro Paese che tanto ha pregato per te Massimiliano, che tanto ha sofferto per te e che tanto ha sperato in una giustizia che non può non avere come contenuto la verità''.

Il marò ha voluto inviare anche un messaggio al suo collega, Salvatore Girone, attraverso Facebook: "Caro Salvo, oggi non potremo festeggiare il mio e di Paola matrimonio con te e voi, ma ti assicuro che se non fisicamente sarai e sarete tu, Vania, Michele e Martina, con noi. Spero potremo rifarci molto presto di tutto".

A luglio è attesa nei confronti di Latorre e Girone la sentenza della Corte arbitrale che dovrà stabilire se spetti allʼIndia o allʼItalia processare i due fucilieri.

(Unioneonline/s.s.)
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