Il 20 marzo del 1957 nasce - ad Atlanta - Shelton Jackson Lee, ribattezzato Spike dalla madre Soledad.

Il regista afroamericano viene così soprannominato per il suo carattere ribelle, non stupisce che il termine "spike" in inglese significhi chiodo, punta sottile quanto resistente, ma anche "ragazzaccio".

Oggi è uno degli esponenti più alti del cinema afroamericano e uno dei più lucidi registi contemporanei.

Spike Lee ha tre fratelli, tutti registi e attori cinematografici.

Quando è ragazzo si diploma in Comunicazioni di massa al Morehouse College di Atlanta, una scuola per soli ragazzi frequentata esclusivamente da afroamericani, poi si iscrive alla New York University Film School. Qui conosce Scorsese.

Inizia a realizzare i primi cortometraggi, fino a quando arriva il suo capolavoro: La 25esima ora. Da quel momento la sua carriera è piena di riconoscimenti (tra i film di successo Malcolm X, Inside Man, Lola Darling e molti altri).

L'ultimo riconoscimento, il 24 febbraio 2019 durante la notte degli Oscar, nella quale ha vinto il primo premio della sua lunga carriera ultratrentennale: l'Oscar per la Miglior sceneggiatura per "BlackKklansman".

(Unioneonline/s.a.)

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