Tre morti, tra cui un bimbo di 8 anni, e 264 feriti.

Questo il bilancio dell'attentato che esattamente 5 anni fa sconvolse Boston.

Era il 15 aprile 2013 quando, all'arrivo della maratona cittadina, deflagrarono due bombe artigianali piazzate dai fratelli Dzochar e Tamerlan Carnaev.

Di origine cecena, arrivati come rifugiati negli States, si erano progressivamente avvicinati all'estremismo islamista.

La polizia riuscì a rintracciarli nelle ore successive: Tamerlan restò ucciso in uno scontro a fuoco, Dzochar, il più giovane dei due, rimasto ferito, riuscì a fuggire, ma venne arrestato dopo un'imponente caccia all'uomo.

A processo per strage, nel maggio 2015 è stato condannato alla pena capitale.

(Unioneonline/l.f.)

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