Un colpo sparato alla testa mette fine alla vita di Luca Sanna, alpino 33enne di Samugheo in servizio in Afghanistan.

Quel giorno, il 18 gennaio 2011, è un martedì. E il caporalmaggiore è impegnato a presidiare la base di Bala Murghab.

Un uomo gli si avvicina con una scusa, indossa la divisa militare, il soldato non ha paura.

Ma parte una sventagliata di mitra, che lo colpisce alla testa. Un collega, Luca Barisonzi, resta gravemente ferito.

Samugheo sprofonda nel dolore insieme alla moglie di Luca, Daniela, sposata pochi mesi prima, e a tutta la famiglia: "Era partito per fare del bene - dice la mamma a L'Unione Sarda - e si è ritrovato in guerra".

(Unioneonline/s.s.)

Gennaio 2018
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